Quando un raggio di sole di fine ottobre filtra tra i tronchi argentei degli ulivi di Palagianello, a pochi chilometri dal mar Ionio, si risveglia un rito che la nostra famiglia custodisce da oltre cinquant’anni: la raccolta delle prime olive. È proprio da qui che comincia il viaggio di Olio Mazzarrino, un viaggio che profuma di erba fresca, pane caldo e sorrisi condivisi attorno al frantoio.
Le radici (1970-1978)
Tutto ha inizio nel 1970, quando i miei nonni Giovanni Mazzarrino e Maria Pinto acquistano i primi quattro ettari in contrada Serrapizzuta. Allora l’olio non era business, ma amore per la terra: qualche ettolitro destinato alla famiglia e ai vicini, spremuto in piccoli frantoi a pietra e imbottigliato a mano in fiaschi di vetro verde. Ogni inverno la casa profumava di olive appena molite; noi nipoti ci svegliavamo con l’aroma fruttato che usciva dalle damigiane, e già allora capivamo che quella “magia verde” meritava di essere condivisa.
La spinta a crescere (1979-1999)
Il primo salto lo compie nostro padre, Domenico. Nel 1979, con grande sacrificio, acquista un frantoio tradizionale a presse. Per la nostra piccola comunità è una rivoluzione: non dobbiamo più far viaggiare le cassette di olive, possiamo molire in giornata e preservare aromi e polifenoli. In quella sala rumorosa nasce l’abitudine che ancora oggi apre ogni campagna olearia: la fett’unta di mezzanotte. Quando dal filtro sgorga la prima colata verde dello “olio nuovo”, la famiglia si riunisce: una fetta di pane caldo, un filo d’olio ancora torbido, un pizzico di sale e brindisi con bicchieri di vetro spesso. Quel gesto – semplice e potentissimo – è il nostro modo di dire grazie alla terra e alle persone che la coltivano.
Negli anni ’90 la produzione si amplia, ma l’etica rimane artigianale. Cambiano i numeri, non la mentalità: raccolta manuale con reti, cassette aerate, potatura attenta a ogni singolo ramo. A fine decennio intravediamo una nuova sfida: rendere ufficiale ciò che facciamo da sempre, cioè coltivare senza chimica. Così nel 2000 la nostra azienda ottiene la certificazione biologica su tutta la filiera.
Dal campo al web (2000-2015)
Nel 2006 nasce ufficialmente il marchio “Olio Mazzarrino”. Volevamo un nome che parlasse di famiglia ancor prima che di prodotto, perché l’olio per noi è appartenenza, non semplice commercio. Tre anni più tardi, complice la curiosità di amici lontani che volevano riassaggiare quel sapore di Puglia, apriamo il primo e-commerce: un gesto coraggioso per un’azienda agricola di paese, ma necessario per portare l’olio oltre i confini regionali.
Intanto le tecnologie cambiano. Sostituiamo le vecchie presse con un decanter di ultima generazione che lavora a due fasi: consuma il 30 % di acqua in meno e preserva polifenoli grazie al controllo di temperatura costante (mai oltre 27 °C). Installiamo pannelli solari sul tetto del frantoio per coprire l’80 % del fabbisogno energetico e adottiamo pratiche di agricoltura rigenerativa: sovescio di leguminose, minimo uso di trattori per non compattare il suolo, pascolo controllato delle pecore del vicino per “falciare” l’erba in modo naturale. Tradizione e innovazione si stringono la mano, con un solo obiettivo: qualità senza compromessi, oggi come ieri.
I riconoscimenti e la nuova generazione (2016-oggi)
Il 2016 segna un’altra tappa: l’ingresso di Olio Mazzarrino nella Top 500 mondiale dei produttori di qualità. Non lo viviamo come punto d’arrivo, ma come prova che la strada è quella giusta. Negli anni successivi arrivano medaglie a EVO-IOOC, AIPO d’Argento, Bibenda 5 Gocce: premi che ci riempiono d’orgoglio ma che, soprattutto, rassicurano i clienti più esigenti sulla bontà del nostro lavoro.
Oggi l’azienda è guidata da me, Giovanni Mazzarrino junior – nipote del fondatore – e da mia moglie Dalinda, agronoma con la passione per l’innovazione verde. Insieme abbiamo ampliato gli uliveti a 25 ettari, mantenendo varietà autoctone come Coratina e Ogliarola; abbiamo introdotto la tracciabilità QR code su ogni bottiglia, così che chi compra possa risalire al lotto di raccolta; abbiamo aperto le porte del frantoio ai visitatori per degustazioni guidate, perché crediamo che il valore vero di un olio si capisca solo respirando il profumo che riempie la sala di gramolatura.
Dalle nostre mani alla vostra tavola
Quando oggi aprite una bottiglia di Olio Mazzarrino – Delizioso, Intrepido o Cru Serrapizzuta – non state semplicemente versando un condimento: state assaporando una storia che attraversa tre generazioni, 55 anni di albe in oliveto, notti in frantoio e mani intrise di clorofilla. Ogni goccia racchiude la lentezza delle stagioni, la cura dei nostri nonni e lo sguardo avanti delle nostre figlie.
Il nostro impegno è continuare a raccontare quel viaggio, bottiglia dopo bottiglia, post dopo post, perché crediamo che conoscere l’origine di ciò che portiamo in tavola ci faccia gustare meglio la vita. Se avete voglia di scoprire di più, venite a trovarci in masseria o continuate a seguirci sul blog: le prossime storie profumano già di pane caldo e olio nuovo.
Grazie per essere parte della famiglia Mazzarrino.